martedì 19 maggio 2009

Buche e territorio.

Dalla stampa, dal primo dibattito tra Sindaci, sentendo gli spot dei vari candidati, pare che, in questa campagna elettorale la faranno da padroni, da un lato, le buche, i marciapiedi e l'ordinaria manutenzione del patrimonio comunale, dall'altro, l'urbanistica e la tutela del territorio all'insegna dello slogan "stop alla cementificazione".
Sulle buche, che non sono nè di destra nè di sinistra, nè cementificatrici nè ambientaliste, non mi pare ci sia un granchè da dire.
Vanno riempite. Punto e a capo.
Esattamente come devono essere sistemate strade e marciapiedi (da progettare possibilmente in modo da incentivare la mobilità su due ruote e consentire l'accesso a disabili e bambini).
Su questo non mi pare si possa aprire un grande dibattito politico.
Semmai il problema è trovare i fondi e controllare che il lavoro venga ben fatto (ma questa è un'altra storia).
Sull'urbanistica la faccenda è, invece, decisamente più complessa.
Perchè, suvvia, lo sappiamo bene, il termine ha una serie di implicazioni e sfaccettature.
E non certo di poco conto.
Interessi forti da gestire, un centro commerciale in corso di realizzazione, casse comunali da rimpinguare, terreni agricoli che sicuramente qualcuno, un giorno sogna, come per incanto,di vedere edificabili.
I più accaniti in quella che si prospetta come una vera e propria lotta ambientalista, stando alle dichiarazioni emerse nel dibattito di lunedì tra candidati sindaci, sono, da un lato, Ettore Trezzi, candidato sindaco della lista "Io rispetto Giussano" e Gian Paolo Riva, il capo della triplice allenza PDL, Partito Repubblicano da sempre cappeggiato da Giacomo Pasquina e Lega Nord.
Quanto al primo, ad onor del vero, va riconosciuto il merito di aver sollevato il problema della gestione del territorio in tempi non sospetti. Giusto per capirci, è stato uno dei pochi che -pur non conoscendomi personalmente - più di un anno fa, quando ho iniziato a crearmi non pochi nemici per le mie "rigide" posizioni sull'urbanistica, si è preso la briga di chiamarmi per manifestarmi il suo pieno sostegno.
Ma veniamo al secondo. A Gian Paolo Riva.
Riva - non ne fa mistero nessuno in Paese - è il candidato di uno schieramento nato per "volontà politiche" superiori (almeno per quanto riguarda l'ingresso nella coalizione della Lega Nord).
Un accordo imposto dall’alto.
Frutto di equilibri, mediazioni e spartizioni di potere passate sopra le teste dei giussanesi (e soprattutto di quelle leghiste). La cessione della città dell'Alberto ad un uomo del PDL rientra nel "pacchetto"/scotto politico che Bossi ha dovuto pagare per poter far slittare la data del REFERENDUM ELETTORALE (con una scelta che costerà al popolo di italia una caterva di quattrini).
Sappiamo anche, lo dice la realtà dei comuni a noi limitrofi, che quello di Giussano non è certo il primo "matrimonio di convenienza" che si consuma in terra di Brianza.
Legittimo. Indubbiamente. Ma non certo fondato sull'"amore a prima vista". Ed allora, per spirito di servizio, cercherò di addentrarmi negli orti dei vicini, per cercare di capire nel modo più oggettivo possibile, come funzionano le cose nella famiglia allargata pidielleghista (cui, nello specifico caso giussanese, non va omesso il valore specifico del Partito Repubblicano di Giacomo Pasquina).
Si sa che per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile, occorre procedere con metodo scientifico; verificando se, in un certo modello, sono individuabili delle costanti .
E allora partendo dal primo step, del metodo di Galileo - dall'osservazione della realtà- sono andata un po' a sbirciare come funzionano in terra di Brianza i matrimoni "combinati " tra PDL e Lega.
Quali linguaggi i due parlino.
Quali criteri i coniugi utilizzino nel gestire la comune casa dei loro concittadini. E quindi, quali siano le costanti lessicali, i linguaggi convenzionali imposti dalla grande matrice verticistica leghist-piddielina.
Vertici che, immagino, siano ben assai poco disposti a lasciare ai loro amministratori locali grossi margini di manovra.
E mi pare che di segnali, in questo senso, ne siano arrivati a sufficienza. Ad esempio, il Pdl locale si è dovuto sciroppare - in assoluto silenzio, senza batter ciglio - come candidato alle Provinciali "tal Figini Fabrizio da Varedo". Del futuro consigliere Provinciale - imposto direttamente dal coordinatore provinciale Massimo Pozoni - si può dire di tutto, ma di certo non lo si può vendere come espressione del PDL giussanese.
Ne' maggiori margini di manovra mi pare possa pigliarsi il partito di Bossi, che oltre a dover digerire l'ingresso in una coalizione per più di due lustri scampata (la Lega da noi ha, infatti, sempre optato per la corsa solitaria) ha dovuto immolare sull'altare dell'imposta alleanza niente poco di meno che il proprio candidato Sindaco, il consigliere designato Ugo Bertoli.
Ora se - alla luce di queste premesse che denotano un'autonomia piuttosto scarsa - guardiamo cosa succede nei comuni a noi vicini, ed ipotizziamo (secondo il richiamato metodo scientifico) che lo stesso glossario della grande famiglia Pdl e Lega venga importato in quel di Giussano non c'è molto di cui rallegrarsi (... e anche chi critica l'attuale sindaco Riva, cui non ho certo risparmiato grattacapi sull'urbanistica, gettando un occhio nell'orto del vicino potrebbe avere la sensazione di passare dalla padella alla brace).
Facciamo un po' di esempi del glossario Pidielleghista...
CEMENTIFICAZIONE= LISSONE. Lissone città di mobilieri, ricca e opulenta, è l'essenza stessa della cementificazione. Governata da anni dalla "felice" coalizione PDL -Lega. Il piano di governo del territorio che poneva fine all'espansione residenziale, è stato dimenticato in qualche cassetto, sepolto sotto le dimissioni dell'assessore alla partita e la sostituzione del tecnico incaricato.
ESPANSIONE ZERO = "il modo migliore per far morire la città"
Parola di "Mister Pgt"
E se a dare la definizione è l'Assessore alla partita della Giunta PDL+ Lega di Desio (del sindaco Giampiero Mariani), non restano certi molti margini di interpretazione.
AAAAA .... VENDESI QUALCHE AREA AGRICOLA o verde COMUNALE =
un nuovo e originale sistema per rimpinguare le casse comunali.
La fantasiosa soluzione per ravvivare il bilancio comunale, è stata elaborata ed attuata un paio di mesi fa, dalla Giunta di Monza cappeggiata dal leghista Marco Mariani, e dal suo vice-sindaco Dario Allevi (proprio lui, il candidato alla Presidenza della Provincia per la coalizione PDL e Lega). Nella città di Teodolinda, l’amministrazione comunale per far quadrare i conti (viste le somme erogate con le ricche consulenze) approfittando della facoltà introdotta dal Governo Berlusconi con il DL 112/2008, ha deciso di vendere qualcosa come oltre 76.000 mq di aree agricole e destinate a verde.
In pratica, per prevenire possibili accuse di aver avvalato speculazioni edilizie, l'amministrazione si è fatta parte diligente, facendo fare la speculazione direttamente alla Casa Comunale. Si sa, che chi fa da sè fa per tre!
SOCIETA' PARTECIPATE DAL COMUNE = il più efficace metodo di sostentamento di parenti e amici
Di Seregno, novella Ceppaloni del Nord e del Sindaco Leghista Giacinto Mariani abbiamo, a suo tempo detto, ricordando la generosa distribuzione a parenti ed amici di cariche, per foraggiarli con le laute indennità di funzione (chiaramente finanziate con i soldi pubblici. I nostri per capirci).
Una domanda a questo punto sorge spontanea: e se si pensasse di portare anche a Giussano il linguaggio in auge nella casa -ovunque - comune di PDL e Lega?

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Le osservazioni sono più che condivisibili.... ma c'è un ma. E qui dico proprio a te . Il senso di responsabilità e la concretezza che hanno sempre animato la maggioranza uscente avrebbero potuto reggere ancora e affrontare meglio, se insieme, la calata pidielleleghista !!! I personalismi, si anche il tuo, e lo spirito di parte hanno allentato la tensione alla visione generale della coalizione e forse ne soffrirà il paese. Sono visioni è vero speriamo non si realizzino, speriamo in un ballottaggio riparatore. Comunque... è democrazia.
L'osservatore

Anonimo ha detto...

certamente la giunta Riva secondo me' in questo decennio ha lavorato bene,correttamente proporzionando gli investimenti sia nel capoluogo che nelle frazioni ha steso un pgt onesto,corretto e senza attacco indiscriminato al territorio a dispetto del vecchio prg che oaramai in gran parte e' stato attuato( chi lo ha approvato????) e' UN VERO PECCATO CHE LA VECCHIA COALIZIONE NON SI PRESENTI PIU' UNITA qualche chances l'avrebbe avuta.
Un cittadino di Giussano

pennaviperina ha detto...

Cara Emanuela, sono Paolo Molteni, dipinto da alcuni organi di stampa come "stratega" (sic) della campagna elettorale del Popolo delle Libertà.
Visto che ci conosciamo, e che non sono altro che un militante semplice, vorrei provare a fare un ragionamento.
Siccome stiamo entrando nel vivo delle questioni della campagna elettorale e siccome ti riconosco, fino a prova contraria, un minimo di onestà intellettuale, vorrei proporti alcune possibili interpretazioni sulla costruzione della coalizione PDL-Lega Nord-Repubblicani, di cui tu discetti sul tuo blog additandola come un oscuro accordo di potere passato sulla testa dei giussanesi.
Cominciamo, come da prassi del giornalismo anglosassone, dai puri fatti separati dalle opinioni.
Negli ultimi quindici anni di vita amministrativa giussanese (tre elezioni), cioè da quando la Lega Nord si presenta a Giussano, la sua lista non è mai passata allo scoglio del ballottaggio. Non ci arrivò all'esordio con Ballabio (ballottaggio Gabani-Cassina), non ci arrivò nel '99 con Tagliabue (ballottaggio Cassina-Riva), e non ci arrivò nel 2004 ancora con Ballabio (ballottaggio Riva-Nespoli). Ora, un conto è ciò che sia augura la sinistra, che spera di imporre il ballottaggio per la quarta volta, un conto è ciò che impone il realismo. E il semplice e puro realismo in dotazione di chiunque partecipa ad un dibattito politico tramite un blog dice che non ci volevano pressioni planetarie per convincere chi ha condiviso le battaglie dell'opposizione degli ultimi cinque anni sull'opportunità di presentarsi uniti in coalizione.
Che poi sia stato scelto un candidato del PDL per guidare la coalizione, cioè della lista che al ballottaggio c'è andata tre volte su tre, mi sembra che anche qui si tratti solamente di puro buon senso.
Come qualcuno ti ha scritto, sarebbe meglio che tu meditassi sulle contraddizioni che hanno portato la maggioranza uscente ad esprimere tre candidati sindaci e sette differenti liste.
Continuare ad invocare il prg del 1984 come responsabile di tutti i mali di Giussano, oltre che essere ridicolo, va bene per una bevuta all'osteria, e non per chi pretende di animare un dibattito politico serio sul futuro del territorio.
Detto questo, vorrei segnalarti che i sessanta candidati in lista e Gian Paolo Riva non si sentono vessati da nessuna logica spartitoria superiore, e chiedono solo di essere giudicati sui fatti che eventualmente saranno in grado di realizzare. E fatalmente gli elettori giudicheranno la maggioranza uscente sui grandi annunci rimasti sulla carta, sui preoccupanti segni di degrado dei centri storici, su una difesa ambientale sbandierata ma mai attuata, sulle divisioni che segnano la fine di un accordo che di politico, nel senso nobile del termine, aveva ben poco.
Buona campagna elettorale.
Paolo Molteni

emanuela ha detto...

Io credo che la frammentazione della coalizione sia legata soprattutto alla scelta di presentare anche a Giussano il pd.
Quanto a me, non credo che la mia fuoriuscita da Giussano Democratica sia così rilevante ai fini elettorali... (altrimenti non si spiega per quale motivi gli stessi che politicamente mi hanno fatta crescere abbiano avuto tanta voglia di liberarsi di me...)

La cosa buffa, è che i temi che mi hanno portato alla rottura ora sono diventati i cavalli di battaglia di questa campagna elettorale..misteri della politica!

Sull'operato della GIUNTA RIVA: ha fatto cose buone, ed ha sbagliato in altre...il tutto sta nel distinguere "chi ha fatto che cosa" e distribuire le singole responsabilità.
Il giudizio ultimo agli elettori.

Cara pennaviperina... non metto in dubbio che la scelta di una coalizione allargata PDL+LEGA sia la più consona ad un sano "realismo".

Per sapere che pdl+lega = oltre 51%degli elettori, non occorre -concorderai con me- essere dei fini strateghi.
Basta sapere fare di conto.

Che "da soli" si perde ed "insieme si vince", lo si sa da tempo.
Come tu noti- da almeno due mandati.
E allora, permettimi di poter fare le mie valutazioni politiche sul perchè proprio ora si sia deciso di andare insieme...

Che la scelta di Gian Paolo Riva,al posto, ad esempio, di Ugo Bertoli, fosse la più rispondente al "puro buon senso", è valutazione che non mi compete.
E' questione, infatti, vostra e dei vostri alleati.

Sulla parola agli elettori: è principio sacrosanto!

Gatto Silvestro ha detto...

Interessante il commento di molteni, che giustamenta da la sua versione dei fatti di stratega del PDL, non mi risulta comunque che in casa leghista la pensino allo stesso modo. Nessuna parola come del resto ha fatto anche Riva al confronto tra candidati sindaci, sulla questione dei "fuoriusciti"...(anzi Riva è sembrado fin troppo imbarazzato).
Questo è il motivo per cui penso che il ballottaggio sarà scontato...
A proposito....credo sia una quwatione di trasparenza uscire con i nomi dei candidati assessori prima del primo turno o al massimo prima del ballottaggio. Se Molteni sostiene che è tutto chiaro e lipido credo che non dovrebbero avere difficoltà a dare subito la lista ........o no? Tagliabue vice di Riva??

mattia ha detto...

una domanda sorge spontanea: e se trezzi in caso di ballottaggio si accordasse con PDL lega? dove vanno a finire questi discorsi? Ma sopratutto, pensi ancora di poterli fare qst discorsi? Mi sa che ti sei messa in un volo cieco....e credo non sarà sufficiente sfilarsi all'ultimo momento dicendo "vi avevo avvisato"....comunque ognuno rispode alla propria coscienza

Anonimo ha detto...

Tagliabue vice di Riva? Mah! lo vedrei bene come Ass.LLPP,sicuramente sarebbe tutto il giorno sul territorio a controllare.

emanuela ha detto...

Dare i nomi della squadra di governo lo ritengo un gesto estremamente trasparente.
Credo però che anticipare la presentazione al primo turno sia forse prematuro.

Lo scenario politico mi pare estremamente complesso...

sere ha detto...

è quello che dicono tutti o quasi, manuale cencelli docet...tutto il resto è fumo.

emanuela ha detto...

In politica, purtroppo o per fortuna, contano anche ii numeri ...

pennaviperina ha detto...

Caro gatto silvestro, scusa ma lavorando navigo per blog solo la sera. Visto che dici di conoscere bene l'umore leghista, non ci resta che attendere l'esito del primo turno per vedere l'incidenza al voto dei presunti mal di pancia.
Tanto si va al ballottaggio, perchè con grande imbarazzo il PDL ha perso nell'ordine il geometra Gabani, il geometra Mandruzzato, l'architetto Mario Nespoli e l'ingeber (edile naturalmente) Redaelli. Io penso che i quattro soggetti in questione possano sicuramente avviare uno studio tecnico, ma ho seri dubbi siano capaci di creare un soggetto politico. Ma non bisogna essere impazienti: basta aspettare l'8 di giugno...

Anonimo ha detto...

Con PASQUINA non sara' una passeggiata .

Mi han detto che trasforma qualunque cosa...naturalmente evito dal dire cosa.
Un clamororso autogol della lega nord giussano.

raga ha detto...

bella la battuta dell'ufficio tecnico....comunque potresti cominciare a dirci come mai qesti signori sono usciti dal pdl...