Il 2 giugno del 1946 il popolo italiano fu chiamato alle urne per scegliere tra la monarchia e la repubblica, ed, al tempo stesso, per eleggere l’Assemblea Costituente che, dopo quasi due anni di intenso lavoro, ha dato alla luce la Carta Costituzionale.
Dodici milioni di elettori decisero a favore della Repubblica.
Per la prima volta in Italia, il 2 giugno del 1946 poterono votare anche le donne (già ammesse a qualche consultazione elettorale amministrativa).
Per commemorare una data tanto significativa, questa sera, nel corso del concerto bandistico organizzato dall'Amministrazione comunale di Giussano nella bellissima cornice di Villa Sartirana (palatenda in caso di Pioggia), verrà distribuita ai diciottenni ed agli stranieri, che hanno ottenuto la cittadinanza italiana, una copia della Costituzione.
La consegna della Carta costituzionale (iniziativa di cui, molto modestamente, mi assumo la paternità …) è una delle manifestazioni promosse dal Comune di Giussano per festeggiare il sessantesimo compleanno della Legge fondamentale della nostra Repubblica (entrata in vigore il 1° gennaio 1948).
Perché proprio ai diciottenni ed agli stranieri diventati cittadini italiani?
Semplice, perché, seppur per ragioni diverse, sono entrambi, chiamati, oggi per la prima volta, a partecipare a pieno titolo alla vita della nostra comunità.
Come nuovi cittadini, non possono non conservare nella loro biblioteca personale il testo (da sfogliare, si spera, di tanto in tanto) contenente i principi fondamentali sui quali si basa la nostra democrazia.
I diciottenni, se vogliono entrare responsabilmente nel mondo degli adulti, e gli stranieri che desiderano una completa integrazione, devono conoscere quei valori che definiscono la nostra identità, valori che è indispensabile comprendere per partecipare in modo attivo e consapevole alla vita democratica del nostro Paese.
Riprendendo il monito di uno dei più autorevoli padri della Costituzione, occorre, cioè, che i giovani ( e gli stranieri divenuti cittadini italiani, aggiungo io) cerchino di conoscere la Costituzione, cerchino ”di comprendere in profondità i suoi princípi fondanti”, e quindi di farsela "amica e compagna di strada.” Perché, insegna Dossetti “Essa, con le revisioni possibili e opportune, può" garantire "effettivamente tutti i diritti e tutte le libertà a cui (voi giovani n.d.r.) potete ragionevolmente aspirare; vi sarà presidio sicuro, nel vostro futuro, contro ogni inganno e contro ogni asservimento, per qualunque cammino vogliate procedere, e qualunque meta vi prefissiate".
Ed in quest'opera di sensibilizzazione e formazione delle coscienze anche il Comune deve fare la sua parte!
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