Ecco cosa è stata, combattuta anche da donne
come Lei.
“La mia attività di partigiana
era ignorata
dalla mia famiglia, guai a parlarne,
per non mettere a repentaglio
la famiglia e me stessa.
Sono entrata nella Resistenza quando
a Bassano i fascisti
hanno costretto noi scolari a vedere
impiccati in un viale della città 42 giovani tra cui il fratello della mia
compagna di banco.(…)
Non avevo neanche 17 anni, ero una ragazzina, passavo inosservata con la mia bicicletta, non immaginavano che nella valigetta potevo avere delle bombe o del tritolo. Una volta sono stata nascosta in un canale nel fango per più di un ora perché i tedeschi mi seguivano…se ti prendevano le torture erano terribili, soprattutto nei confronti delle donne”.
Tina Anselmi
Nessun commento:
Posta un commento