Non la pensano evidentemente così i consiglieri comunali di maggioranza, che martedì sera - in sede di approvazione del bilancio Consuntivo 2014 - hanno risposto ai dubbi sollevati in ordine alla regolarità contabile di alcune operazioni inserite in consuntivo facendo "spallucce."
Non è servito ad instillare in loro (come direbbero i penalisti) il "ragionevole dubbio" sulla correttezza della Formazione del c.d. Fondo Pluriennale Vincolato (una delle voci del consuntivo), l'assoluto silenzio dei Dirigenti alla partita presenti che hanno lasciato solo l'Assessore - in evidente imbarazzo - a reggere l'oneroso compito di contestare le mie osservazioni.
Né hanno sortito effetto alcuno sui componenti di maggioranza, le slides che avevo preparato ( e distribuito), per aiutarmi nell'illustrazione dell'ostico argomento del c.d. "accertamento dei residui".
Non mi resta, quindi, che riassumere i meri fatti, lasciando a quanti avranno voglia di leggere, ogni conseguente valutazione.
Con pec del 31.3.2015 chiedevo al Sindaco, Dirigente ed Assessore alcune delucidazioni....
In risposta, mi veniva inoltrato il seguente documento, dal quale si evince che solo alcuni degli importi indicati sono accompagnati da determina di spesa.
Le somme senza impegno- stando a quanto sopra riportato- avrebbero dovuto confluire nel risultato di amministrazione.
Nutrendo seri dubbi sulla corretta imputazione degli importi, martedì ho segnalato ai consiglieri comunali di aver richiesto ulteriori delucidazione ai Revisori dei conti, con una pec rimasta ancora priva di risposta.
Un corretto riaccertamento straordinario dei residui – dal lato sia delle entrate che delle spese – e l’istituzione di un “idoneo” Fondo crediti di dubbia esigibilità, costituiscono strumenti basilari per la partenza della nuova contabilità e per la salvaguardia dell’equilibrio unitario della finanza pubblica, che trova nei novellati artt. 81, 97, 117 e 119 Cost. il parametro cui deve informarsi l’attuazione della predetta disciplina (in tal senso, cfr. C. cost., sentenza n. 88 del 2014) - cosi la delibera cit).
La maggioranza, alla richiesta di ulteriori approfondimenti sul punto, si è trincerata dietro un fermo (ed altrettanto immotivato ) niet, procedendo alle votazioni con voto bulgaro.