"La spada ferisce il corpo, la parola lo spirito".
Dicevano saggiamente i greci.
E la mia deve apparire particolarmente tagliente agli occhi del buon Pierluigi Elli, visto che durante il Consiglio Comunale mi ha tolto la parola.
Il casus belli: la discussione sul tema assai complesso dell'affidamento a Gelsia - per il prossimo decennio - del servizio di smaltimento dei rifiuti, con annessa scelta del nuovo modello organizzativo.
Un tema complesso. Importante.
Una scelta che andrà ad incidere pesantemente sul nostro territorio.
Da non prendere certo sottogamba o a cuor leggero.
Durante l'analisi del punto, dopo aver evidenziato la genericità del capitolato di servizio che ci veniva chiesto di votare (una genericità che rischia di tradursi in un pessimo ed oneroso servizio per noi ed i nostri cittadini ) mi sono permessa di ricordare che forse - vistane la complessità- sarebbe stato opportuno sottoporre l'argomento alla disamina ed al parere della competente commissione all'ambiente.
Apriti o cielo!
Di fronte a tale affermazione, il buon Elli - cui piace sempre più fare il ruolo di centravanti di sfondamento della sua inerme maggioranza, invece di quello di arbitro imparziale del Consiglio Comunale- ha risposto piccato che la commissione non esiste.
E se non è stata costituita è solo (chiaramente) per colpa delle opposizioni, che non avrebbero fornito i nominativi dei loro esponenti.
A quel punto ho chiesto di poter replicare: così giusto per ricordargli che l'affermazione che stava facendo aveva il sapore di una vera e propria "farsa" visto che il Sindaco (che ha la competenza sulle nomine) ha deciso, non più tardi di un paio di settimane fa, di cancellare con la penna rossa il nominativo di Residenza Amica proposto congiuntamente dalle opposizioni, Gian Mario Colombo (per la cui conferma si era anche attivata una raccolta di firme dei nostri concittadini) a vantaggio del candidato, evidentemente più gradito alla maggioranza, 5stelle!
Il Presidente del Consiglio - per impedirmi di ricordare questo semplice e banale fatto e di sottolineare come ogni responsabilità sia esclusivamente da imputare all'inerzia del Sindaco - mi ha tolto la parola, ritenendo che stessi uscendo dal tracciato....
Caro Sig. Elli, mi spiace doverle comunicare che il bavaglio con me non ha mai funzionato.
Non ero facilmente gestibile quando avevo tre anni. Figuriamoci ora che ho raggiunto i quaranta.
Ed allora, Le comunico - a mezzo del solo strumento che a questo punto mi resta (ovvero il mio blog) - che Lei potrà pure continuare ad impedirmi di manifestare il mio pensiero in Consiglio Comunale, arrogandosi il diritto di arrivare a decidere i contenuti dei miei interventi.
Di stabilire se siano meno pertinenti con l'odg.
Di selezionare cosa io possa o non possa dire.
Ma questo non mi impedirà di esercitare il mio mandato. Né tantomeno di svolgere quel ruolo per il quale sono stata eletta.
Se sarà necessario, lo farò al di fuori dall'assise cittadina, in attesa che questa possa ritornare ad essere un luogo di libero confronto democratico.
Già perché la democrazia è una cosa seria.
Non funziona a correnti alterne.
E soprattutto, non può essere piegata ai dictat di un Presidente del Consiglio che per evitare brutte figure a un Sindaco (sempre più simile, politicamene parlando, ad un ectoplasma), si arroga il diritto di castrare il confronto verbale e di mettere alle opposizioni il bavaglio.
p.s. Ricordo che quando venni eletta presidente del consiglio nel 2002, chiesi all'oggi assessore Roberto Soloni di darmi, vista la sua lunga esperienza in Consiglio comunale come esponente delle minoranze, alcuni consigli su come trattare con le opposizioni.
Lui (e di ciò non lo ringrazierò mai abbastanza) mi diede il saggio suggerimento di non togliere mai loro la parola e di gestire il tempo concesso dal regolamento per gli interventi cum grano salis.
Ti prego Roberto,
visto che continuo - nonostante ci si trovi da parti opposte della barricata - a considerarTi persona intellettualmente onesta, di ricordare ad Elli (cui evidentemente il lungo decennio passato sui banchi del consiglio ha insegnato poco) quanto sopra.
Perché, non si sa mai, ma in un domani (magari neppure troppo lontano), all'opposizione potrebbe ritornarci lui.
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