27 maggio 2008 17° Anniversario della ratifica da parte dell'Italia della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
La giovanissima di Haiti dormiva per strada quando “un gruppo di persone ha
deciso di guadagnare qualcosa portandola a un uomo che lavora per un’organizzazione internazionale” “L’uomo ha dato alla ragazza un dollaro e lei era felice di avere
del denaro. Erano le due del mattino. Lui l’ha presa e l’ha stuprata. Il giorno dopo lei non riusciva neppure a camminare”
Non è il testo di un romanzo, di una storia partorita dalla fantasia di uno scrittore amante dei particolari scabrosi, bensì l’agghiacciante denuncia di Save the Children, che accusa gli operatori umanitari di terribili (e disumani) abusi sessuali perpetrati ai danni di bambini e ragazzi; mostruosità commesse da aguzzini ai quali era stato, invece, affidato il compito di proteggere quelle piccole vite (qui la versione originale del rapporto).Neppure la condizione in cui vivono molti bambini e ragazzi nel nostro paese appare tanto rosea: il 4° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della "Convenzione
sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Italia” , dossier che viene pubblicato ogni anno in occasione dell’anniversario della ratifica della citata Convenzione, denuncia la preoccupante crescita della povertà minorile (in Italia è esposto a rischio di deprivazione il 24% dei minori, quasi uno su quattro); segnala la drammatica situazione in cui vivono bambini e ragazzi migranti, ex bambini soldato, per strada, in case o fabbriche abbandonate. Minori ai margini della società, ai quali è negato il diritto all'istruzione, all’assistenza sanitaria, esposti a forme di sfruttamento e devianza.
Il rapporto denuncia la crescente diffusione della prostituzione minorile, soprattutto maschile, sempre più risorsa economica per il proprio mantenimento e per quello del proprio nucleo familiare; la tratta dei minori, sfruttati in attività illegali, i traffici di organi...
Le violenze sui minori e il loro sfruttamento mi inorridiscono, sono atti intollerabili.
L'infanzia va tutelata perchè rappresenta il futuro della nostra società: i bambini di oggi saranno gli adulti di domani. Come ricorda Jean Shinoda Bolen, psicoanalista e docente di psichiatria presso la University of California di San Francisco “La maggior parte degli oppressori che cercano di intimidire o di dominare gli altri si sono sentiti a loro volta umiliati e sono stati spesso traumatizzati, nell’infanzia” “Un bambino disagiato e seviziato diventa ben presto adulto e, in veste di adulto rabbioso dotato del potere di far soffrire gli altri, potrebbe comportarsi nello stesso modo.” Lo Stato, le istituzioni, il mondo degli adulti hanno il dovere di garantire ai bambini ed agli adolescenti un'infanzia serena, aiutandoli a sviluppare le loro potenzialità: solo così potremo costruire una società più equa e giusta, nella quale non vi sia più spazio per la sopraffazione, le molestie, le umiliazioni, gli stupri. Dalla quale sia bandita ogni forma di violenza.
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